La puntata di Lezioni di Mafie andata in onda su La7 e dedicata al tema dei cosiddetti “cyberpadrini” ha mostrato con chiarezza come le organizzazioni criminali abbiano ormai compiuto il salto verso l’universo digitale, trasformando competenze tecnologiche in strumenti di potere e controllo. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso hanno raccontato l’evoluzione della mafia che, dal radicamento territoriale e dalle attività tradizionali come estorsioni, narcotraffico e usura, si proietta in un cyberspazio dove anonimato, crittografia e finanza decentralizzata diventano leve per consolidare influenza e ricchezze. È un fenomeno che non riguarda più soltanto la criminalità economica, ma tocca direttamente l’architettura della sicurezza informatica globale. Il concetto di “cyber padrino” racchiude la capacità di orchestrare traffici e riciclaggio restando invisibile dietro schermi, alias e reti cifrate. Il dark web rappresenta il mercato privilegiato: qui si trovano forum chiusi per lo scambio di a...
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